L. V. BEETHOVEN

Beethoven

Ludwig Van Beethoven nasce a Bonn, in Germania, nel 1770.

Riceve la prima formazione musicale dal padre, mostrando sin da piccolo grandi doti musicali. A 14 anni ottiene l’incarico da organista e successivamente violista nel teatro di corte.

Grazie al supporto economico di alcuni nobili, Beethoven compie il suo primo viaggio a Vienna.

Nel 1792 si trasferisce definitivamente a Vienna dove studia per un breve periodo con Haydn e inizia a farsi conoscere ed apprezzare dal grande pubblico.

Dal punto di vista professionale, Beethoven si può considerare uno dei primi artisti in grado di vivere liberamente dei profitti del proprio lavoro di compositore e pianista, anche grazie ai vantaggi offerti dalla nascente industria editoriale.

La vita di Beethoven è sicuramente segnata da una malattia che lo porterà progressivamente fino alla sordità e a chiudersi sempre di più in se stesso. Nonostante le difficoltà non smette mai di comporre e il pubblico viennese continua ad apprezzare la sua musica.

Beethoven muore a 57 anni a Vienna nel 1827 ed il suo funerale è seguito da migliaia di persone.

LO STILE

Beethoven è l’ultimo dei compositori del periodo classico e tuttavia nella sua produzione musicale porta avanti delle idee fortemente innovative che influenzeranno tutti i musicisti successivi (viene considerato uno dei precursori del Romanticismo).

La sua musica è l’espressione della sua personalità, dei suoi stati d’animo. Beethoven fa quindi emergere alcuni valori come l’eroismo, la gioia, la passione. Egli, a differenza della maggior parte dei compositori del Classicismo, è un uomo che si interessa e partecipa con passione emotiva ai principali eventi del suo tempo.

Nelle sue opere è possibile trovare numerose innovazioni:

L’organico dell’orchestra è di dimensioni maggiori rispetto al passato, così come la durata delle sinfonie.

Le sinfonie presentano un carattere totalmente diverso poiché Beethoven attraverso di esse intende proporre dei messaggi, vuole andare oltre la semplice musica per intrattenere.

Vengono inoltre introdotti degli elementi descrittivi (come nella Sinfonia n°6 detta La Pastorale) nelle sinfonie detti “extramusicali”, o il coro (come nel quarto movimento della sinfonia n°9).

LE OPERE

La produzione musicale di Beethoven è prevalentemente orientata sulla musica strumentale e sinfonica.

Tra le sue opere principali troviamo infatti le 9 sinfonie (poche rispetto ai suoi predecessori, segno della nuova concezione della sinfonia) caratterizzate da una grande forza espressiva . Tra queste ricordiamo:

La sinfonia n. 3, detta “l’Eroica”

La sinfonia n. 5, nella quale Beethoven sembra richiamare la lotta tra l’individuo e il suo destino, che affronta con coraggio.

La sinfonia n. 6, detta “La Pastorale”, nella quale esprime tutto il suo amore per la natura, l’unico luogo in cui trova pace e serenità. Ogni movimento ha un sottotitolo attraverso il quale Beethoven vuole ispirare le sensazioni, i sentimenti che può provare l’uomo quando entra in contatto con la bellezza della natura.

La sinfonia n. 9 è considerata uno dei capolavori della musica occidentale.

In questa sinfonia la novità più sorprendente è l’introduzione del coro e delle voci soliste nel finale che eseguono il celebre Inno alla Gioia. Il testo è del poeta tedesco Schiller ed esorta l’umanità a procedere lieta nel suo cammino, come un eroe che marcia verso la vittoria. l’Inno alla Gioia è stato scelto come inno ufficiale dell’Unione Europea

Beethoven è inoltre uno dei più grandi compositori di musica per pianoforte. Egli era infatti un abilissimo pianista, per questo strumento scrive 32 sonate e 5 concerti.

Sonata n. 14 op. 27 n.2. Si tratta di una delle sonate più famose di Beethoven. Il titolo “Al chiaro di luna” non è stato usato da Beethoven ma è stato ideato da un compositore tedesco che vedeva nel primo movimento la descrizione di un paesaggio notturno rischiarato dalla luna.

Questa sonata non ha una struttura precisa, l’autore stesso la definì “quasi una fantasia”, ma viene generalmente suddivisa in tre movimenti.

Sonata No. 8 Op. 13

Grande importanza assume anche la produzione di musica da camera come i quartetti per archi.

Compone una sola opera teatrale, il Fidelio, e poca musica sacra tra cui la Messa solenne in Re maggiore